🌱 Quando il progresso è un regresso

Riflessioni libere dal rifugio Il Maialino Verde
«L’uomo nasce libero, e ovunque è in catene.»
— Jean-Jacques Rousseau
Viviamo in un mondo che corre. Si parla ovunque di progresso, efficienza, innovazione. Ogni giorno, una nuova tecnologia promette di semplificarci la vita e di portarci un passo avanti verso una società più moderna, più “intelligente”.
Ma mentre gli algoritmi decidono per noi, mentre la carne viene stampata in laboratorio e gli insetti diventano “novel food”, ci domandiamo:
➤ Dove stiamo andando, davvero?
🐾 Le catene invisibili del presente
Al rifugio Il Maialino Verde, questa domanda non è retorica.
È viva. Nasce ogni giorno dal contatto con le creature che accogliamo, curiamo, amiamo.
Una pecora che torna a camminare dopo settimane di attenzioni.
Un cane paralizzato che riscopre la gioia di muoversi.
Un maialino che conosce per la prima volta la dolcezza di una carezza.
Sono questi i veri miracoli.
Sono questi i gesti che danno senso alle nostre giornate.
Ed è proprio ciò che, troppo spesso, viene sacrificato in nome di un “progresso” che, in realtà, rischia di essere un regresso travestito da modernità.
🔗 Quando l’efficienza disumanizza
Rousseau parlava di catene invisibili.
Le vediamo anche noi, oggi, nei meccanismi che:
- considerano gli animali come risorse da gestire;
- riducono la natura a una merce;
- giustificano il dolore come un effetto collaterale accettabile.
Una società che misura tutto in base al profitto rischia di diventare cieca, insensibile, disconnessa.
E non solo dagli animali, ma anche da sé stessa.
🌍 Il vero progresso
Per noi, il vero progresso è un progresso sostenibile e fondato sul rispetto per gli animali e la natura.
🌿 È scegliere una vita vegan, basata sulla non violenza.
🌿 È guardare negli occhi un animale e riconoscere un individuo, non un oggetto.
🌿 È tornare a sentire. Anche se fa male. Anche se ci rende vulnerabili.
Solo così il futuro può essere davvero un progresso sostenibile e rispettoso di tutte le forme di vita.
💚 I segni di un futuro possibile
Una bambina che accarezza una gallina senza paura.
Qualcuno che ci scrive: “Oggi ho fatto la mia prima scelta cruelty-free”.
Un riccio salvato che torna libero nel bosco.
Un legame spezzato che si ricompone in un gesto di cura.
Questa è la nostra idea di futuro.
Forse non sarà tecnologico. Forse non sarà redditizio.
Ma è vivo.
Ed è l’unico che ci interessa davvero.
«La civiltà ha reso l’uomo meno libero, meno felice, più lontano dalla natura.»
— Jean-Jacques Rousseau
E allora, con umiltà e determinazione, torniamo a ciò che conta davvero.
Con affetto e resistenza